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LA RICOSTRUZIONE
La ricostruzione di pneumatici, sviluppatasi a partire dagli anni '50 su basi industriali in tutto il mondo, appartiene all'industria manifatturiera della gomma svolge un ruolo altamente positivo sul piano economico ed ecologico. Utilizzando le carcasse dei pneumatici che al termine della loro prima vita hanno esaurito i poche millimetri di gomma battistrada, il processo di ricostruzione sfrutta il potenziale valore residuo delle carcasse e, attraverso un processo di lavorazione che si avvale di macchinari ad alta tecnologia e di materiali in tutto simili a quelli originari, ripristina la funzionalità del pneumatico usurato, rendendolo nuovamente disponibile all'impiego in tutta sicurezza. All'industria di ricostruzione pneumatici in Italia sono attualmente interessate circa 300 aziende che, con oltre 5.000 addetti, hanno sviluppato nel 1993 un fatturato stimato intorno ai 400 miliardi di lire, utilizzando una tecnologia tra l più avanzate d apprezzate nel mondo, come dimostra la forte corrente esortativa alimentata dall'indotto. I costruttori italiani d'attrezzature, macchinari e stampi per quest'industria specializzata sono starti i primi in Europa a convertire i processi di lavorazione alla tecnica radiale, consentendo così alla ricostruzione di pneumatici di seguire, con la necessaria tempestività le corrispondenti evoluzioni intervenute nella progettazione del moderno pneumatico. In Italia, il settore della ricostruzione è rappresentato dall'associazione di categoria A.I.R.P. che sta attuando una sempre più rigorosa politica selettiva di qualificazione, per colmare quei ritardi legislativi che fanno mancare a questo specifico comparto industriale i supporti operativi necessari ad una attività che sappia valorizzare i benefici che può apportare al paese ed al singolo utente della strada, in termini economici ed ecologici..
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