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RISPARMIO
In pratica tutti i mezzi di trasporto su gomma possono ottenere consistenti risparmi nei costi chilometrici impiegando pneumatici ricostruiti: dal comparto automobilistico a quelli professionali quali trasporto industriale, agricolo e movimento terra. In questi ultimi settori, dove il pneumatico svolge un ruolo di primaria importanza e dove l'usura dello stesso è precoce a causa delle sollecitazioni continue alle quali è sottoposto, la ricostruzione ha raggiunto ottimi livelli tecnologici. Reimmettendo ogni anno in circolazione milioni di pneumatici, l'Industria della ricostruzione in Italia contribuisce a determinare consistenti linee di risparmio su diversi fronti: A per l'utilizzazione finale (automobilistica o auto trasportatore), in conseguenza del differenziale tra il prezzo d'acquisto del pneumatico nuovo e quello corrispondente al pneumatico ricostruito; B per l'economia complessiva del paese in termine di minor consumo di petrolio e di materie prime provenienti quasi interamente dall'importazione o dalla lavorazione di prodotti petroliferi quali: gomma naturale e sintetica, fibre tessili e artificiali, oli, plastificanti, additivi chimici, acciaio, etc… Partendo dal bilancio produttivo realizzato nel 1994 da questo settore, la stima degli apporti delle singole linee di risparmio, portano alle seguenti quantificazioni. Reimmettendo sul mercato del ricambio oltre 4 milioni di pneumatici ricostruiti:
Gli utenti di questo prodotto hanno conseguito un risparmio valutato in oltre 500 miliardi di lire; Riattivando più di 4 milioni di carcasse la bilancia commerciale del nostro paese ha risparmiato circa 50.000 t di materie prime strategiche ed oltre 200 milioni di litri di petrolio.
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